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A caccia dell\'Io
poetry [ ]
maneggiare con cautela

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by [reciro ]

2010-05-08  | [This text should be read in italiano]    | 



Quando la "conoscenza del bene e del male" volle farsi maestra l'uomo già c'era, stava "crescendo". Appartenevano tutti allo spirito, esistevano.
Questa conoscenza fu offerta dal "Serpente" o "Diavolo" o "Tentazione" che affascinò l'uomo. Questi non era ancora pronto per usare quella conoscenza nel modo giusto. Era come un bambino di due o tre anni di oggi a cui si fa vedere un fiammifero e gielo si accende davanti per provocare in lui curiosità, affascinarlo, interessarlo...sapendo che non è ancora pronto per accenderlo.... Se il bambino tenterà di farlo, certamente si brucerà e potrà quindi provocarsi e provocare danni, avrà fatto esperienza ma nella maniera sbagliata. Ma il Serpente non pensava alle conseguenze anzi ne pregustava l'esito. Il pensiero di poter fare da solo si formò allora nell'uomo e l'uomo iniziò a chiamarsi IO.
Iniziarono così le avventure dell'Io. Lo spirito sia nel sonno che durante il periodo tra nascita e morte cercò e cerca ancora invano di recuperare quella pazzia di sapere senza coscienza che si sviluppò da allora..Il Serpente sta affinando le sue virtù di distruzione parlando all'uomo bambino, gli fa scoprire cose sempre più potenti ma allo stesso tempo pericolosissime. L'uomo deve "ringraziarlo" per la morte che arriva aihmè sempre più presto ed in maniera infruttuosa? A cosa serve vivere distruggendosi e distruggendo? Qual'è il senso? Quel senso vale solo per chi ama la distruzione. L'uomo da quel famoso giorno ha accettato una sorte a cui oggi non può sfuggire se non con la meditazione e la concentrazione. Conoscere l'esterno e basta non serve, bisogna controllare ed indirizzare se stessi. Capire che il bene e il male fa parte di noi attraverso l'io. L'io che potrebbe però crescere o evolvere senza tornare allo spirito ricapitolatore, Colui che guida e insegna, ripara e consola, firmerà la sua condanna. Il pensiero che ha prodotto la mente e ingrandito il cervello fisico deve essere e può essere gestito. Non è facile ma se non si capisce la potenza distruttrice del pensiero non lo si può trattare con cautela. L'organo del cervello è diventato più grande proprio perchè il pensiero è diventato più importante all'interno del corpo dell'uomo, esso viaggia sui nervi. Avete mai visto una bellissima donna che ammicca e voi vorreste possederla e nel momento che questo accade vi frega un'eiaculazione precoce? Ecco cosa fa il pensiero senza controllo. La coscienza della conoscenza deve farsi strada nell'uomo se questi vuole fermare il processo di autodistruzione. L'intuizione, l'immaginazione ci riporta allo spirito, ma attenti al pensiero che ormai fa parte di noi, lasciamo lavorare l'intuizione e l'immaginazione ma per farlo dobbiamo meditare e concentrarsi sui nostri pensieri, analizzarli ma allo stesso tempo gestirli e controllarli. Solo così avremo reso giustizia e scopo alla vita.

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