certe volte le parole si fermano sulla bocca
tu riempi quel vuoto del tempo passato a cercarti
in mezzo ai non sensi della vita
in mezzo alle esplosioni di stelle che ti pattugliano l’anima
troppo presa a vestirsi di nero
quando non brucia
..
..
ti alzi nel tuo mondo di vertigini
completando il libro mastro d’altri giochi con la memoria
cammini diritto nel tuo deserto di performance
generando altre dune di sabbia per rive di mari
di cui tu stesso cavalchi l’onda
perché non vuoi morire sperando di volare
perché tu stesso hai la chiave del sogno
e no che non ti spogli della tua innocenza
no che non sai dove vanno a morire le rondini
quelli come te aprono il petto
per lasciare passare i raggi del sole
e piangono quando si sentono troppo nudi per il fuoco
per tutti i bisbigli dell’amore
in cui vorresti perdere la ragione
..
..
quelli come te
fuggono dalle vie giuste
dalla bellezza contaminata da troppa perfezione
si fanno disprezzare quando non chinano il capo
perché oltre il cielo vedono una parte di se stessi
perché nulla e nessuno
può inquinarti di ideologie di largo consumo
e resti muto
davanti al riverbero aggrovigliato a sogni sempre multicolori
per parlare di quello che travolge mente e corpo
ogni tanto
nella vita
inarrestabile