Scrivo parole intense sulla tua pelle
col magico tocco delle dita in fimme
ho un arcobaleno negli occhio che preme
per uscire nell'immensità del tuo sguardo.
Filo canzoni in onde salate
rubate ad una riva adorna di spume
ho le corde vocali del piano
nei battiti sordi del cuore.
Tu sei la musica che ho rubato al cielo
segreta creatura di fragile creta
sei la mia musa calda e notturna
tra i silenzi tagliati con l'inchiostro sulla carta.
Scrivo parole con le labbra sul tuo viso
si spaccan i gemiti sull'odor del tramonto
fai finta di esser distratta e sorridi
mentre mi perdo sui tuoi limpidi occhi


sordo.